Nella giornata di ieri gli sviluppatori di NeocoreGames hanno rilasciato, anche se solo in accesso anticipato, il loro nuovo titolo: King Arthur: Knight’s Tale, che come si può evincere dal suo titolo si basa sulle vicende del ciclo bretone e del mito arturiano.

Gameplay
Il gameplay si discosta rispetto ai titoli più famosi del suo genere e, invece di guidare armate in battaglie come visto in un Total War, o in altri titoli simili, gli sforzi dello sviluppatori si sono concentrati sugli scontri tattici a turni di portata un po’ più limitata, in cui guideremo un manipolo di eroi contro numerosi avversari, tra cui comuni briganti, cavalieri e creature sovrannaturali.
Il gioco ricorda, ovviamente con i dovuti parallelismi, titoli come Final Fantasy Tactics e i primi Fire Emblem per i primi gameboy DS. La componente tattica risulta decisamente interessante, pur senza fare nulla di particolarmente innovativo. La formula di base non è troppo complicata: si è al comando di uno o più combattenti e una volta incontrati dei nemici inizia la battaglia a turni; gli scontri sono regolamentati dall’utilizzo di action point che determinano tutte le possibilità d’azione dei personaggi. Posizionare i propri soldati nel modo giusto sarà fondamentale per ottenere vantaggi che porteranno a migliorare le condizioni di combattimento e quindi semplificarsi la vita.

Bisognerà, inoltre, tenere conto delle abilità e della classe dei campioni che utilizzeremo e che andremo ad affrontare, alcuni saranno dotati di spada e scudo e potranno bloccare una parte dei danni subiti, altri avranno armi a due mani capaci di fare ingenti danni mentre altri ancora archi con cui attaccare dalla distanza. Tutti gli eroi possiedono abilità attive e passive che possiamo potenziare quando passano di livello, oltre a un inventario in cui modificare il loro equipaggiamento a seconda delle esigenze.
Un pizzico di ruolo

La componente GdR comunque non si limita ai level up o ad alcuni potenziamenti che possiamo sbloccare per i nostri personaggi, difatti, nel corso del gioco sarà possibile compiere alcune scelte nei panni del protagonista. Oltre a poter selezionare alcune risposte nei dialoghi con i PNG, ci saranno scelte da compiere che potrebbero alterare il destino del regno. Tra i fattori fondamentali valutati ci sarà anche la scelta di privilegiare il cristianesimo o il paganesimo.
Tali scelte precluderanno delle opzioni a seconda di come ci si è comportanti, le scelte fatte ci faranno ottenere alcuni bonus pratici e ci permetteranno di avere un impatto sullo sviluppo delle vicende e sui rapporti con i nostri compagni. Chiaramente, per apprezzare davvero quanto queste decisioni siano significative nel plasmare la storia di King Arthur: Knight’s Tale bisognerà aspettare che il gioco esca dall’accesso anticipato e venga completato.
Lore King Arthur: Knight’s Tale

Il gioco si apre con un filmato introduttivo che ci spiega come il regno di Camelot sia sprofondato nel caos dopo il cruento conflitto tra le armate di Artù e di Mordred, che termina col duello in cui i due contendenti al trono si feriscono mortalmente a vicenda. La loro morte però sembra aver disturbato l’ordine naturale, il mondo è infatti devastato da piaghe misteriose e i morti sono tornati a camminare in mezzo ai vivi; pure Mordred e Artù sono tornati dalla tomba, ma non è detto che il viaggio dall’aldilà li abbia lasciati del tutto intatti. Questo è l’incipit a cui veniamo introdotti, prima di lasciarci il comando del cavaliere nel suo viaggio verso il dominio sulle isole britanniche o verso la redenzione, se così preferiremo. King Arthur: Knight’s Tale ha tanto da offrire, ha tutti gli ingredienti per divenire un videogioco interessante e di qualità; i fan della tattica a turni farebbero bene a seguire gli sviluppi di questa interessante produzione.