Terminate oggi le Olimpiadi di Tokyo 2020 abbiamo deciso di presentarvi un anime sportivo con i fiocchi.
Run With the Wind (Kaze ga tsuyouku fuiteiru) è nato come novel giapponese scritta da Shion Miura nel 2006. In seguito ha ricevuto adattamenti manga, film live-action e, infine, un anime nel 2018 da Production I.G.
Le vicende si svolgono intorno al vecchio dormitorio universitario Chikusei-so e i 10 studenti universitari che vivono all’interno di esso. Il punto di vista è quello di Kurahara Kakeru, ultimo arrivato al dormitorio, il quale era uno dei più forti corridori ai tempi del liceo. Grazie alla spinta ossessiva di Kiyose Haiji, i 10 ragazzi prenderanno insieme parte ad un unico desiderio: correre la ekiden di Hakone, una famosa maratona a staffetta che si svolge ogni Capodanno.
Ci sono tantissimi motivi per cui Running With the Wind è considerabile un capolavoro.
Un character design che ti fa stringere amicizia con i personaggi
Ad ogni episodio si conoscono sempre di più dei personaggi che appaiono umani agli occhi dello spettatore. Tutti i ragazzi del dormitorio sono unici, con caratteri, passioni, difetti e qualità diverse. Tuttavia nessuno di loro risulta spiccare particolarmente, come spesso succede in altri spokon. Innumerabili sono i dettagli nascosti che possono farci conoscere meglio i personaggi: sguardi, l’uso di un particolare linguaggio, oggetti all’interno delle loro stanze. Persino il loro modo di camminare, la postura e altri piccoli dettagli rendono unici i ragazzi. Letteralmente tutto nell’opera contribuisce a creare dei personaggi umani. Non sono presenti neanche power-up improvvisi o situazioni assurde, lasciando quindi una narrazione reale e con i piedi per terra.
Analisi dal punto di vista tecnico
Non sono distinguibili in alcun modo degli archi narrativi: esiste solo una narrazione che continua avanti, senza mai lasciare spazi a eventi estranei ad essa. L’uso dei diversi gradienti di colori all’interno di scenari ricchi di dettagli contribuisce a creare una visione quasi del tutto naturalistica ed estetica. In aggiunta a ciò le musiche sono sapientemente utilizzate per lasciare lo spettatore con il fiato sospeso oppure per dargli il senso di spensieratezza che si vive correndo in riva a un fiume. Infine, è importante la presenza di un antagonista vero e proprio, cosa rara da vedere in un normale spokon. Di fatti non si tratta del classico personaggio mezzo pazzo e cattivo con tutti, al contrario si finisce anche ad empatizzare in una certa maniera anche con lui.
Alcune opinioni personali
Premettendo il fatto che io senta molto vicino il mondo della corsa, ho scoperto per caso Run With Wind ed è salito senza esitazione nei miei anime preferiti di sempre. Per me è stato molto facile entrare nei panni dei protagonisti dato che già conosco le emozioni e le sensazioni che si provano correndo. In particolar modo, sento il cuore battere nel vedere quei personaggi su una linea di partenza, pure riguardandolo infinite volte. Sento quasi di aver stretto la mano e di aver vissuto con loro, mentre in realtà ero dietro uno schermo.