
Adam McKay è tornato quest’ anno con il suo nuovo film “Don’ t look up”, ma la distribuzione nelle sale è stata molto limitata.
Perciò, la pellicola sarà su Netflix dopo Natale (vi porterò la recensione appena lo recupero).
In attesa della possibilità di guardarlo, sempre su questa piattaforma, troverete anche un altro film del regista che è diventato un cult di questo decennio .
Sto parlando de ” La grande scommessa ” del 2015.

Il film racconta quello che è successo prima della grave crisi economica del 2008, spiegandone le cause.
I protagonisti della pellicola sono i pazzi visionari che riuscirono a prevedere il crollo del mercato immobiliare.
Più nello specifico, loro scommettono sul fallimento dei titoli molto diffusi legati al mercato immobiliare, acquistando delle assicurazioni sul loro mancato rimborso. Se crolla il mercato, e crollano i titoli, loro diventano ricchi.
Il complesso mondo dell’ economia.
Il film è molto particolare non per la storia che tratta, ma per il linguaggio con cui viene raccontata.
Quest’ ultimo risultata molto complesso poiché i personaggi usano il gergo tipico del mondo dell’ economia.
Vi è n lessico talmente arzigogolato che costringe lo spettatore ad una visione molto attenta.
L’ economia è una realtà con cui molte persone preferiscono interagire il meno possibile, poiché appunto ci sono concetti tropo difficili.
Apparentemente solo un genio può capire questi concetti, ma per quanto riguarda quelli presenti nel film, vi è un particolarissimo tentativo di spiegarli.
(Scommetto che la maggior parte di voi non abbia la minima idea di che cosa siano i mutui subprime, Credit default swap, Tranche, CDO sintetico ecc)
Quando appaiono questi nomi di indecifrabile significato, la narrazione si interrompe e ci sono dei personaggi famosi che, interpretando se stessi, cercano di fare esempi concreti per spiegarli.
Spesso c’ è un abbattimento della quarta parete, infatti capita spesso che gli attori guardano direttamente in macchina e si rivolgono direttamente allo spettatore.
Questo è un espediente che risulta molto efficace, poiché riesce a coinvolgere al meglio chi guarda il film.
Vi è senza dubbio del dramma, ma
esso è intriso anche di una pungente ironia che tende quasi a ridicolizzare la complessità della realtà economica.
Essa è rappresentata come un mondo cinico, dove bisogna essere disposti a rischiare il tutto per tutto ed è molto facile arrivare a metodi non troppo leciti.
Una forma semplice ma funzionale
Adam McKay dirige tutta questa follia di film con una regia minimalista ma efficace. C’ è ampissimo utilizzo della camera a mano ma i movimenti di macchina sono abbastanza limitati.
Questo è assolutamente un pregio poiché Mckay vuole puntare tutto sui personaggi e sui dialoghi di una brillantissima sceneggiatura.
Importantissimo anche il montaggio, vi è spesso un bellissimo uso del montaggio parallelo.
Varie le musiche.
Un cast stellare.
Tutti i personaggi del film sono interessanti e caratterizzati al meglio ed essi sono interpretati da attori molto noti le cui interpretazioni danno un valore aggiunto alla pellicola.
Infatti Christian Bale, Steve Carrel, Ryan Gosling, Brad Pitt e il resto degli attori riescono a creare tra loro una bellissima chimica.
Cosa dire di più?
Alla sua uscita questo film stesso era una scommessa.
Chi mai si sarebbe aspettato che un film di questo tipo avesse un grande successo critico, ma soprattutto pubblico?
La grande scommessa è un film stratosferico, un cult che vi consiglio assolutamente di recuperare, ma vi raccomando di accendere il cervello!!!!