STORIA E INTRODUZIONE ALL’OPERA
“Tutti gli organismi viventi per sopravvivere devono sopraffare altri viventi”. Con questo pensiero schopenhaueriano Hajime Isayama riesce a far debuttare il primo capitolo di Shingeki no Kyojin, in italiano L’Attacco dei Giganti, nel Kodansha s’ Bettatsu Shonen Magazine, il 9 Settembre 2009.

Tutto ciò però non avvenne con molta facilità, data la difficoltà nel trovare un editore che si occupasse della pubblicazione di un inesperto mangaka come lui. Nonostante la scarsa qualità nei suoi disegni, molti autori rimasero sorpresi per l’originalità dei suoi lavori. L’autore alla fine rivolgendosi alla casa editrice Kodansha, che danno molta fiducia nei talenti in via di sviluppo, riuscì ad emergere e a far pubblicare il suo lavoro. Nel 2013 il suo manga vendette quasi 16 milioni di copie all’anno, divenendo un fenomeno di cultura pop globale, vincendo il Kodansha Manga Award per miglior Shonen nel 2011.
Il manga è composto da 34 volumi con 139 capitoli (il finale), ci sono voluti ben 10 anni per concluderlo e per creare un finale degno del manga. Nel 2013 uscì la serie animata che fece molto successo, incollando molti amanti del manga alla tv. Al momento la serie animata è giunta alla 4° e ultima stagione divisa in 2 parti, dove tutti ogni mese attendono la seconda parte del finale (che si prospetta a gennaio 2022).
L’opera narra di un mondo in cui l’umanità è costretta a vivere in gabbia, racchiusa in 3 cinta murarie, dovendosi proteggere da creature tanto terribili quanto misteriose che popolano il mondo esterno, i titani, esseri giganti dalle sembianze umane mangiatori di uomini. La popolazione si adagia su quella che sembra una apparente tranquillità fin quando, un giorno, la cinta più esterna venne sfondata da un gigante anomalo, facendo entrare all’interno altri titani creando devastazione e morte in quella che era una popolazione in una pace apparente.
Il nostro protagonista, Eren Jeager un ragazzo abitante dell’area colpita, non poté fare altro che vedere in erme sua madre essere divorata da un gigante, per poi essere costretto a fuggire assieme ad altri sopravvissuti oltre le cinta di mezzo. Il giovane, travolto dalla rabbia e dalla frustrazione per la morte della madre, decide di percorre la strada per la vedetta, arruolandosi qualche anno dopo nell’esercito per l’annientamento dei giganti e riprendersi ciò che gli è stato tolto. Con il passare del tempo e dei vari eventi successi, scopre che oltre le mura non si trova ciò che si aspettava davvero e che per ritrovare la libertà che tanto desiderava era più difficile di quanto si aspettasse.
Dopo moltissimi colpi di scena, momenti avvincenti e di azione, alcuni horror e altri di pura disperazione, l’opera raggiunge il suo picco di attenzioni quando si scopre la verità che si cela dietro i giganti e il mondo esterno, rovesciando tutte quelle che erano certezze nostre e dei personaggi principali del manga. Tutti quelli che erano i sogni per cui si era combattuto, per i quali molti si sono sacrificati, saranno in grado di ripagarli offrendo i loro cuori per la libertà?
Questo manga rappresenta molto la realtà del genere umano, ricco di incertezze e desiderio di potere e libertà. Ciò che Isayama rappresenta con i titani non sono altro che avidità e arroganza dell’essere umano, che seguono il loro istinto animale di sopravvivenza, sovrastando su tutto e tutti arrivando addirittura ad uccidere anche i suoi simili; ciò che invece rappresenta come gli abitanti racchiusi nelle cinta murarie non sono altro che la disperazione delle persone in quello che gli accade attorno cercando di sopravvivere per la propria libertà, lottando e sacrificando.
VALUTAZIONE E PENSIERO PERSONALE
Prima di iniziare volevo dire che questa deve essere presa come un pensiero personale che può essere tranquillamente commentato con altri pensieri o contrasti su ciò che è la mia valutazione. Detto ciò iniziamo:
DISEGNI: 8.5
Per molti è un punto molto “dolente” almeno agli inizi; sicuramente nei primissimi volumi ci sono disegni dalle prospettive o fisionomie dei personaggi non tanto perfetti, ma andando avanti con i volumi si può vedere un miglioramento soprattutto sui personaggi e le scene di azione. Lo stile di Isayama, a parer mio, è unico nel suo genere, ha un suo modo di disegnare le espressioni facciali e soprattutto gli occhi, che riescono a trasmettere perfettamente le emozioni di quel personaggio; anche le scene di azioni hanno un suo stile, dove le linee cinetiche si vanno a fondere con i contorni dei personaggi e alle sue ombre, creando un’illusione del movimento quasi perfetti e coinvolgenti.
PERSONAGGI: 9
I personaggi dell’attacco dei giganti sono tantissimi e tutti ben caratterizzati, ma la loro unicità sta proprio nell’umanità che spesso appare nel manga nei loro comportamenti. Isayama ha voluto creare qualcosa di diverso da altri personaggi manga e cioè non fare il personaggio onnisciente che già sa ciò che accade, ma bensì umani che possono dare opinioni e fare affermazioni che possono essere errate. Questo modo di tracciare i loro comportamenti, va a creare delle situazioni molto particolari dove il lettore, con una maggiore immedesimazione nei personaggi, riesce ad entrare in un mondo con personaggi vivi e pensanti, con idee e comportamenti forti, cosa che si può vedere raramente nei Shonen.
TRAMA: 10
La trama sicuramente è il punto forte dell’opera, che nei suoi 139 capitoli rovescia più volte le carte in tavola, con moltissime rivelazioni e plot twist di grande potenza che hanno fatto discutere e faranno ancora discutere per molto tempo i lettori di questa opera. Isayama nella sua opera affronta molti temi: tra quelli più semplice, come le battaglie, classici nei Shonen; a temi molto più importanti e profondi, come le questioni politiche; fino alle questioni più pesanti e delicati, come la religione e le discriminazioni razziali; tutto ciò è stato mescolato in modo molto ottimale per tutta l’intera durata dell’opera. Quello che però davvero sorprende è l’abilità dell’autore a collocare fino alla fine dell’opera indizi su avvenimenti futuri, con molti collegamenti e parallelismi per tutta la durata dell’opera. Ovviamente tutto ciò avviene solo dopo 2/3 letture, con il quadro generale già chiaro, infatti nell’opera ci sono molte scene future o passate che forse all’inizio possono essere poco chiare ma se poi rilette darà un senso di appagamento e chiarezza nel lettore.
VALUTAZIONE FINALE 10
Ammetto che ho conosciuto L’attacco dei Giganti attraverso l’anime e non il manga, l’ho incominciato a leggere solo quando, una volta raggiunto la prima parte della stagione finale, mi ero stufato dell’attesa della seconda parte, e per riempire finalmente quell’attesa nel vedere il seguito della vicenda. Il manga mi ha preso tantissimo, dato che si avvicina molto alla nostra realtà, fa riflettere su tutto ciò che è il mondo e le persone, creando quel senso di attaccamento ai personaggi e immedesimazione in loro. Spero che con questa recensione sia riuscito in qualche modo ha valutare, per chi fosse intenzionato, di leggerlo e dare un’opportunità a questa grande opera. Vi assicuro che non ve ne pentirete.