Siamo nel 1993 e Electronic Arts entra letteralmente in campo con il primo FIFA chiamato a suo tempo FIFA International Soccer, la serie di giochi sul mondo del calcio, che diverrà avanti con gli anni, la più venduta in assoluto. Viene riconosciuto come Fifa 94 dagli appassionati, all’epoca uscendo sia su Mega Drive, Genesis e SNES. Fu il primo ad avere una vista isometrica del campo di gioco, con l’approvazione ufficiale della FIFA, anche se non poterono mettere i nomi reali dei calciatori. Fu anche il primo gioco a fornire un vero realismo grafico e di fisica, oltre a questo i suoni erano registrati dal vivo dai tifosi in alcuni stadi.

Fu però nel 1995 che fa la sua comparsa sugli scaffali International Superstar Soccer di Konami che iniziò il secondo dualismo calcistico elettronico. Il gioco Konami diventa subito un fenomeno mediatico in pochi mesi, vendendo tantissimo fra SNES, Megadrive e PlayStation. In questo gioco per la prima volta potevi distinguere molto facilmente dalla grafica ogni calciatore con in aggiunta il suo nome sullo schermo. Tutte le animazioni sono fatte molte bene e potevi vedere anche una mini mappa per capire dove e come si muovevano i giocatori in campo. Potevi ruotare il calciatore, fare delle finte e tirare in vari modi possibili.

In quel periodo, come in passato, anche altre Software House, oltra a EA e Konami, provarono a portare, soprattutto su PlayStation che era la console del momento, giochi dedicati al calcio con risultati più o meno positivi. L’unico gioco, sempre nel 1995 degno di nota, oltre ai soliti noti, fu Actua Soccer di Gremlin, uno dei primi giochi con una grafica interamente in 3D. È stato uno dei primi giochi con la nuova console rivoluzionaria Playstation a lasciare il segno, finalmente si poteva sfruttare al meglio il potenziale del 3D e delle prospettive diverse in mezzo al campo. La giocabilità non era il massimo, ma rimane sempre considerato il primo gioco di livello in 3D mai uscito sul calcio.

Con una pulizia incredibile rispetto all’Actua Soccer, inizia tutta la grande storia di successi di FIFA. Rispetto alla concorrenza, sia la grafica che la giocabilità era veramente superiore, dopo l’uscita su Playstation, supera alla grande in numero di vendite sia Actua soccer che International Superstar Soccer. Nasce la divisione sport di Electronic Arts (EA Sports) e iniziava una leadership del settore con i FIFA 96 e 97 e l’apice toccato con FIFA Road to World Cup 98.

Con questo gioco, la EA ha portato cambiamenti storici, come per esempio, una prima ed embrionale espressione facciale dei calciatori. Con più di 189 squadre con i nomi ufficiali e giocatori ufficiali, una modalità di personalizzazione dei calciatori, è diventato il gioco più completo fino a quel momento. La EA poi con FIFA 98 pensava di aver steso definitivamente tutti gli avversari, ma una grande sorpresa soli 2 anni dopo rivoluziona un’altra volta il mercato.

Nel 2000 arriva il gioco che ha cambiato tutto il mercato per sempre, con questo gioco infatti iniziò definitivamente la battaglia mai finita tra FIFA e PES. In oriente esce Winning Eleven sempre di Konami. Un successo enorme a tal punto da far uscire il gioco il più veloce possibile anche in occidente, questa volta con il nome che conosciamo, Pro Evolution Soccer (PES). Ha copiato tutte le caratteristiche di successo di FIFA introducendo però novità mai immaginate e una giocabilità molto più simulativa e accattivante. I giocatori si muovevano con grazia e la fisica di gioco era impressionante per l’epoca. Oltre alla modalità MASTER LEAGUE che fu una delle novità top del momento.

In quei anni ci fu il predominio da parte di Konami, non tanto in termini di vendite, ma di gradimento da parte degli esperti. Nel corso degli anni riuscirono a guadagnare importanti licenze come Serie A italiana, Liga, Eredivisie, League 1 e alcune squadre di Premier e Bundesliga. Questa predominanza però durò fino al 2008 visto che nel susseguirsi degli anni, i ragazzi di Konami si adagiarono sugli allori, facendo anno dopo anno il classico “compitino” e FIFA massimizzò gli sforzi continuamente fino appunto all’anno 2008 quando quello FIFA fu un capolavoro e il titolo Konami si rivelò un fiasco. Negli anni a seguire, l’introduzione delle licenze della Champions League (2009), della Europa League (2010, ma non presente su tutte le piattaforme) e della Copa Libertadorses (2011) contribuirono a risollevare le vendite del gioco, ma non a diminuire il gap tecnico dal rivale. Il colpo di genio che fece terra bruciata in termini di popolarità e utenza fu l’introduzione, nel 2009, da parte di EA della modalità Football Ultimate Team, comunemente chiamato FUT.

L’obiettivo è quello di costruire una squadra, utilizzando giocatori di qualsiasi club e nazionalità, con con cui competere in tornei offline e (soprattutto) online. Le squadre vengono composte utilizzando le carte FUT: ogni utente al primo avvio del gioco riceve in regalo dei “pacchetti” che ricordano per certi versi quelli delle figurine dei calciatori con cui ognuno di noi ha avuto a che fare almeno una volta nella vita. Le cards di Ultimate Team sono essenzialmente divise in tre categorie: i giocatori più forti di Fifa hanno carte di tipo Oro. Immediatamente alle loro spalle ci sono quei giocatori meno noti a cui viene riservata una card di colore argento mentre quelli “più scarsi” ne hanno una bronzo.

Ad aggiungere carne al fuoco poi ci fu l’introduzione delle carte speciali di Fifa Ultimate Team rilasciate in alcune occasioni particolari: ogni settimana ad esempio EA Sports sceglie alcuni calciatori che nei giorni precedenti (nel calcio reale, non in quello simulato) si sono contraddistinti per prestazioni eccezionali e li include nella “Squadra della Settimana” (Team of The Week, o abbrievato TOTW). Le carte di questi giocatori, di colore diverso vengono definite carte IF, sigla che sta per “in forma” e sono disponibile nei pacchetti per 7 giorni fino al rilascio di quelli successivi. In maniera simile vengono poi stabiliti i giocatori del “Team of The Year” (TOTY), ogni fine anno, oppure quelli della stagione detto “Team of The Season” (TOTS), il tutto avendo presente che per avere queste carte bisogna acquistare gli specifici pacchetti (con soldi veri) e sperare di pescarle. Konami accusò parecchio il colpo (anche se lo zoccolo duro di fan rimane) e nonostante a livello grafico rimane superiore a FIFA, in termini di gameplay, PES stenta a risalire la china a differenza di FIFA che cerca sempre di migliorarsi. Konami corse poi ai ripari anche per quanto riguardo la fanbase per l’online e lo “sbusto” per fare in modo che anch’esso possano crearsi la squadra dei sogni, con l’introduzione del “My Club” con i vari TOTY e quant’altro, tramite i vari agenti più o meno buoni per avere i giocatori migliori.

Arrivando ai giorni nostri si può dire che a conti fatti FIFA abbia infine vinto la “guerra” con un ottimo FIFA 22 e PES che nel frattempo ha cambiato nome, chiamandosi adesso eFootball 2022, ma con un lancio disastroso. Il videogioco è stato accolto dalla critica con valutazioni fortemente negative sia su PC che su console. Il gameplay del titolo è stato criticato per la grafica, l’utilizzo del motore di gioco e i controlli, ritenuti di qualità molto scadente. I contenuti disponibili, ritenuti insufficienti, sono stati oggetti di forti giudizi negativi da parte di numerose testate professionali. Anche l’accoglienza del pubblico è stata fortemente sfavorevole. A poche ore dall’uscita il gioco è stato oggetto di scherno su diversi social media per via di diversi bug grafici, e a un giorno dal lancio eFootball 2022 è diventato il gioco con la percentuale di recensioni negative più alta su Steam, arrivando al 91% di pareri sfavorevoli.

Però anche sulla serie EA cominciano ad addensarsi delle preoccupanti nuvole nere. Il contratto fra Electronic Arts e la FIFA scadrà subito dopo il mondiale Qatar 2022, cioè a dicembre. La federazione ha chiesto alla software house per il rinnovo, ben 2,5 miliardi di dollari ovvero il doppio di quanto offerto da EA. Ci sono alte probabilità che il rinnovo non ci sarà, tant’è che la serie ha già cambiato nome in EA Sports FC e questo potrà portare molti deficit in termini di diritti sui vari campionati, coppe e calciatori rovinando parecchio l’esperienza di gioco negli anni a venire, anche se è ancora tutto da vedere. Inoltre quest’anno sta per scendere in campo un terzo concorrente, anche se dobbiamo ancora sapere quanto questi sia agguerrito visto che al momento non si sa niente di questo gioco e la presentazione ufficiale ci sarà il 27 Gennaio. Stiamo parlando di UFL del publisher Strikerz…

Posso dire in conclusione che non importa se sei fan di FIFA o PES oppure se hai una certa età come me e ti sei divertito con Kick ‘n Run o Microprose Soccer sul cabinato tanti anni fa oppure in mezzo alla mischia hai provato e ti sei divertito anche con altri titoli calcistici divertenti, meno blasonati che non ho nominato, ma che vanno menzionati per le loro peculiarità come ad esempio Libero Grande o Ronaldo V Football. L’importante è che se ami il calcio, non importa se alla fine ti ritrovi con visi fotorealistici, stadi riprodotti alla perfezione e tutti i più prestigiosi trofei oppure giochi con nomi di squadre e calciatori storpiati o divise con colori improponibili, l’obbiettivo è sempre quello da sempre… fare goal!