
Questa è la prima delle recensioni di alcuni film presentati al Far East Film Festival di Udine.
Come si intuisce dal suo nome, questa manifestazione da spazio ai film asiatici.
Il cinema orientale, nonostante sia di una concezione diversa da quella occidentali, ha sempre suscitato un grande interesse cinefilo anche all’ estero.
Il film di cui vogliamo parlare oggi è un’ action di produzione cinese intitolato “Caught in time”.

Di cosa parla ” Caught in time”?
Seppure in maniera molto romanzata e spettacolarizzata, la pellicola racconta la vera storia della caccia ad una delle bande criminali più ricercate degli anni 90.
Capeggiata da Zhang Jun, questa banda è stata responsabile di efferate rapine e omicidi per quasi un intero decennio.
In questo lungo periodo è stata il nemico numero uno della polizia di Hong Kong, che riuscì a risolvere il tutto solo nel 2000.
Il film ci presenta un intrigante gioco del gatto e del topo, che ricorda molto Heat – la sfida.
Infatti i rapinatori, dotati di una perfetta organizzazione, sono sempre appena un passo avanti ai loro inseguitori.
In più, come nel capolavoro di Michael Mann, il capitano della polizia e il capo della banda hanno dei punti in comune nonostante siano rivali.
Infatti non si fermano mai a fare quello che fanno e che le loro azioni li portano lontani da una vita normale.
Una grande narrazione per immagini.
Il film, nonostante la semplicissima storia, è veramente fantastico perché riesce a catturare fin da subito l’ attenzione dello spettatore.
Questo, soprattutto grazie ad un ritmo molto incalzante e ad immagini bellissime.
La regia di Lau Ho Leung é molto suggestiva: elegante nei momenti più “tranquilli” e molto movimentata nelle scene action.
Esse sono dirette molto bene, con zoommate violente, camera a mano e soprattutto un montaggio frenetico ma non troppo da rendere incomprensibile l’ azione.
All’ inizio vi è anche un bellissimo piano sequenza.
La fotografia è accesa , tanto che sembra quasi a pastello, e questo aiuta molto le immagini ad arrivare dritte allo spettatore.
Molto bravi anche gli attori, soprattutto quelli che interpretano i due protagonisti, ovvero Zhang Jun e il capitano della polizia.
Meravigliose anche la ricostruzione della Cina degli anni 90, grazie a ottimi costumi e seconografie, e le musiche.